Sunday, March 16, 2008

Epistolario 1977

Queste sono le ultime lettere dell'anno 1977 scritte da Maria alla sorella e fratello in Italia.

















ottobre 1977

Cara Clorinda, come stai? La testa ti tormenta oppure stai meglio da poter sopportare?.............

Alfonso, porta rispetto alla Clorinda piu' che puoi. Andate d'accordo e la sera cerca di essere a casa presto.
Cerca di mantenere la casa calda quella e' la cosa piu' importante, compra le legna e fattele portare in fondo al campo, te le porti dentro cosi' le prepari come faceva il povero fratello Giovanni. La Clorinda mi ha detto che e' morto il cane, povera bestia. Era vecchio, di' a Dario che te ne compri un altro. Un cane ci vuole per la guardia. Anche qui in questa casa dove sono, ce ne sono due. Non c'e' d'avere paura. Te la sera stai attento alla Clorinda che non caschi nel fuoco, che lo sai come fa.









novembre 1977

Cara Clorinda, il tempo buono se n'e' andato. Ora si va incontro a tutte le burrasche, freddo, neve e gelo, e noi c'e' da stare attente alla nostra bella eta'. Il sedici di questo mese e' il compleanno di Mariano, finisce 19 anni. Aspettavo una lettera della Gemma ma forse sara' andata persa.

Alfonso, se mi vedessi come sono sempre in gamba! Per la mia eta' sarei sempre buona di andare per le piazze a vendere. Cosi' passerei il tempo. Invece qui non faccio nulla. Quando il tempo e' bello vado a girare e quando e' brutto guardo la televisione. La Betti e Sandro sono belli e contenti, lavorano e si vogliono comprare la casa. Io me ne sto in queste tre stanze. Quando mi decido prendo il volo e vengo nel mio caro colletto. Io mai mi sono comprata la casa in tanti anni in America perche' ho sempre avuto l'idea di ritornare alla casa paterna e vado avanti con quella speranza.

1 dicembre 1977

Cara sorella Clorinda, siamo a dicembre. Come passano i mesi! Oggi sono andata a fare la spesa, le botteghe sono gia' piene degli ornamenti del S. Natale. Io penso ai tempi passati, com'era bello questo mese! Specialmente per le feste mi vengono tutte in mente, particolarmente te che ti sei finita a lustrare le pentole nelle case dei signori e io a vendere nelle piazze con il canestro in testa. Oggi ci troviamo tutti bene, non ci manca il necessario.

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