Sunday, March 9, 2008

Epistolario 1977



29 settembre 1977

Cara Clorinda, questa lettera per darti le mie buone notizie e quelle di tutta la famiglia. Tutti si sta bene e spero lo stesso di te e Alfonso. I mesi passano alla svelta, siamo prossimi al mese delle castagne e mi ricordo i tempi vecchi. Come si camminava la mattina col sacchetto che andava da una parte e dall'altra! Ora tutti i castagni saranno seccati, cosi' dicono tutti, non so se e' vero. Oggi sono venuti a trovarmi Bob e Mariano, mi hanno portato una bella stufa a gas. Come ci pensano a tenermi bella calda quando viene il freddo. Per il momento in Chicago e' una bella temperatura ma fa presto a cambiare. L'inverno non mi garba perche' c'e' troppo da stare in casa. Voi la legna l'avete preparata? Spero di si, non soffrire il freddo e poi alla nostra eta' si sente di piu'. Riguardati dai freschi.

Maria


6 ottobre 1977

Caro Alfonso, rispondo subito al tuo foglio scritto dalla cugina Giuliana. Bisogna dire che abbiamo una cugina che ha sempre camminato per casa nostra e aiuta Clorinda nello scritto, sai quel pensiero io lo tengo a mente. Non solo quello ma anche quello di aver vestito la povera mamma quando fu morta. Io, caro Alfonso, non mi scordo delle persone che fanno del bene a casa nostra.
Sento che la tua salute e' buona, anche la mia. Ti faccio sapere che la domenica passata 2 ottobre andai a pranzo assieme alla Rosa e Silvano. Fecero l'anniversario di 40 anni di matrimonio. Se tu avessi veduto che allegria! Era la sala preparata come se fosse stato uno sposalizio, c'era tanta gente, tutto il parentado e i loro conoscenti. Passai una bella giornata e la sera Bob mi riporto' a casa. Io qui sono la solita, cerco di stare contenta e cosi' fai anche te. Non ti strapazzare, si campa lo stesso, basta vere il necessario. Io con la pensione potrei fare la signora ma non la faccio perche' tiro avanti come sono cresciuta. Tanto il mondo c'e' da lasciarlo a chi l'ha fatto. Ti faccio le solite raccomandazioni, di aiutare la Clorinda in tutti i suoi bisogni, state contenti.

Maria





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