Sunday, June 1, 2008

Epistolario 1978


Lewis Wickes Hine: Italian Immigrants, Ellis Island, New York City, ca. 1906


Gennaio 1978

Cara Clorinda, ho avuto notizia della morte della Dora, mi e' dispiaciuto tanto. Per la Gemma era come una sorella; cosa ci vuoi fare, una volta tocca a tutti. Nessuno prende il nostro posto al camposanto, papa' mi diceva: il camposanto gira e gira ma qui ti aspetta. Io col mondo non mi ci sono mai innamorata perche' lo so che siamo di passaggio. Iddio la riposi in pace. Era brava, ora ti mandero' i soldi per farle dire una S. Messa. Te non ti perdere di coraggio, guarda di somigliare alla povera mamma che si ritrovo' a tutte le battaglie e col suo bel carattere porto' la vittoria.

Marzo 1978
Cara Clorinda, tutte le guazze ci bagnano e allora giudizio e avanti. La vita c'e' da combatterla........
le fate le torte come si usava una volta? Facendo quelle la Pasqua e' piu' bella, io penso di farle alla usanza di C. La Giulia si da' da fare assai, lavora pero' se la vedessi come sta bene e che casa lustrente che tiene! Piu' che dei signori in Italia. Io in queste tre stanze della roba nuova non ne compro perche' questa non e' casa mia; io penso che l'ho a C. e allora quando saro' li' comprero' la televisione per vedere tante cose.

Maggio 1978

Clorinda,.............tutte le mattine mi alzo presto e vado alla Santa Messa. Il tempo ce l'ho, quando lavoravo non potevo, allora si andava la domenica. Ti faccio sapere che domenica prossima siamo invitati a desinare a casa di Betti, tutti di famiglia. Siccome qui in America festeggiamo la festa della madre, tutte le mamme hanno regali dai figli. E' venuto Sandro a trovarmi, se tu lo vedessi com'e' gia' grande! Ora ha le vacanze e va a pescare con Bob dove ando' l'anno scorso. Cara Clorinda, la gioventu' !
Non e' come noi, a nostro tempo abbiamo girato poco, si stava sul colletto.

Maggio 1978

Caro Alfonso, siamo gia' alla fine di maggio. Questo e' il mese piu' bello dell'anno perche' e' il mese della Madonna. Mi ricordo quand'ero giovane la zia Tilde , assieme ai nostri genitori, tutte le sere diceva il rosario. Com'era bello quel tempo, anche se in famiglia c'era la miseria. Io penso spesso al colletto che e' sempre stato bello per me, quando mi decido faccio presto a volare e venire a farti compagnia.
Sento che in fondo al campo le viti sono secche, non te la prendere si campa lo stesso. Il vino si compra quando lo vogliamo. te Ottavio non ti strapazzare col lavoro, lo sai che hai finito 78 anni il 4 di aprile, nella tua vita hai lavorato anche troppo, ora e' tempo di riposare.

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