Vengo da una razza nota per la forza della fantasia e l'ardore della passione. Mi hanno chiamato folle ma non e' ancora chiaro se la follia sia o meno il grado piu' elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio' che e' glorioso, se tutto cio' che e' profondo non nasca da una malattia della mente a spese dell'intelletto in generale.
Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a coloro che sognano solo di notte.
Edgar Allan Poe "Eleonora"
Il titolo: Uomo muore accoltellato da un uccello a un combattimento di galli. Gia' il titolo e' tutto un programma, questo sul Monterey Herald.
Un altro giornale intitola:
California man killed by armed bird at cockfight
ovvero : Uomo californiano ucciso da un uccello armato a un combattimento di galli .
Qui sotto l'articolo in inglese del Monterey Herald e subito dopo la traduzione fatta con quei programmi online che ti fanno schianta' da ridere tanto la traduzione e' buffa.
Man dies when stabbed by bird at cockfight
The Monterey County Herald
Posted: 02/08/2011 01:47:47 AM PST
Updated: 02/08/2011 08:45:51 AM PST
DELANO Man dies when stabbed by bird at cockfight
A Kern County man attending a cockfight died after being stabbed in the leg by a bird that had a knife attached to its own limb.
The coroner says 35-year-old Jose Luis Ochoa was declared dead at the hospital about two hours after he suffered the injury in neighboring Tulare County on Jan. 30.
An autopsy last week concluded that Ochoa died of an accidental "sharp force injury" to his right calf.
Sheriff's spokesman Ray Pruitt says it's unclear if a delay in seeking medical attention contributed to Ochoa's death. Tulare officials are investigating, and no arrests were made at the cockfight.
Cockfighting is a sport, illegal in the United States, in which specially bred roosters are put into a ring and encouraged to fight until one is incapacitated or killed.
English to Italian translation
DELANO
L'uomo muore quando pugnalato da uccello a combattimento di galli
Un uomo di Kern County frequentando un combattimento di galli morto dopo essere stato ferito alla gamba da
un uccello che aveva un coltello attaccato al suo proprio arto.
Il medico legale dice di 35 anni, Jose Luis Ochoa è stato dichiarato morto in ospedale
circa due ore dopo aver subito l'infortunio nella vicina contea di Tulare
30 gen.
L'autopsia ha concluso che la scorsa settimana Ochoa è morto di un accidentale "forza forte
pregiudizio "al polpaccio destro.
Il portavoce dello sceriffo Ray Pruitt dice che è poco chiaro se il ritardo nella ricerca medica
attenzione contribuito alla morte Ochoa. Tulare funzionari stanno indagando,
e nessun arresto è stato effettuato al combattimento di galli.
Combattimenti di galli è uno sport, illegale negli Stati Uniti, nel quale appositamente allevati
galli sono messi in un anello e incoraggiati a combattere fino a quando uno è
Vieni, Notte antichissima e identica, Notte Regina nata detronizzata, Notte internamente uguale al silenzio, Notte con le stelle, lustrini rapidi sul tuo vestito frangiato di Infinito.
Vieni vagamente, vieni lievemente, vieni sola, solenne, con le mani cadute lungo i fianchi, vieni e porta i lontani monti a ridosso degli alberi vicini, fondi in un campo tuo tutti i campi che vedo, fai della montagna un solo blocco del tuo corpo, cancella in essa tutte le differenze che vedo da lontano di giorno, tutte le strade che la salgono, tutti i vari alberi che la fanno verde scuro in lontananza,
tutte le case bianche che fumano fra gli alberi e lascia solo una luce, un'altra luce e un'altra ancora, nella distanza imprecisa e vagamente perturbatrice, nella distanza subitamente impossibile da percorrere.
Nostra Signora delle cose impossibili che cerchiamo invano, dei sogni che ci visitano al crepuscolo, alla finestra, dei propositi che ci accarezzano sulle ampie terrazze degli alberghi cosmopoliti sul mare, al suono europeo delle musiche e delle voci lontane e vicine, e che ci dolgono perché sappiamo che mai li realizzeremo.
Vieni e cullaci, vieni e consolaci, baciaci silenziosamente sulla fronte, cosi lievemente sulla fronte che non ci accorgiamo d'essere baciati se non per una differenza nell'anima e un vago singulto che parte misericordiosamente dall'antichissimo di noi laddove hanno radici quegli alberi di meraviglia i cui frutti sono i sogni che culliamo e amiamo, perché li sappiamo senza relazione con ciò che ci può essere nella vita.
Vieni solennissima, solennissima e colma di una nascosta voglia di singhiozzare, forse perché grande è l'anima e piccola è la vita, e non tutti i gesti possono uscire dal nostro corpo, e arriviamo solo fin dove arriva il nostro braccio e vediamo solo fin dove vede il nostro sguardo.
Vieni, dolorosa, Mater Dolorosa delle Angosce dei Timidi, Turris Eburnea delle Tristezze dei Disprezzati, fresca mano sulla fronte febbricitante degli Umili, sapore d'acqua di fonte sulle labbra riarse degli Stanchi.
Vieni, dal fondo dell'orizzonte livido, vieni e strappami dal suolo dell'angustia in cui io vegeto, dal suolo di inquietudine e vita-di-troppo e false sensazioni dal quale naturalmente sono spuntato.
Coglimi dal mio suolo, margherita trascurata, e fra erbe alte margherita ombreggiata, petalo per petalo leggi in me non so quale destino e sfogliami per il tuo piacere, per il tuo piacere silenzioso e fresco.
Un petalo di me lancialo verso il Nord, dove sorgono le città di oggi il cui rumore ho amato come un corpo. Un altro petalo di me lancialo verso il Sud dove sono i mari e le avventure che si sognano.
Un altro petalo verso Occidente, dove brucia incandescente tutto ciò che forse è il futuro, e ci sono rumori di grandi macchine e grandi deserti rocciosi dove le anime inselvatichiscono e la morale non arriva.
E l'altro, gli altri, tutti gli altri petali – oh occulto rintocco di campane a martello nella mia anima! – affidali all'Oriente, l'Oriente da cui viene tutto, il giorno e la fede, l'Oriente pomposo e fanatico e caldo, l'Oriente eccessivo che io non vedrò mai, l'Oriente buddhista, bramanico, scintoista, l'Oriente che è tutto quanto noi non abbiamo, tutto quanto noi non siamo, l'Oriente dove – chissà – forse ancor oggi vive Cristo, dove forse Dio esiste corporalmente imperando su tutto...
Vieni sopra i mari, sopra i mari maggiori, sopra il mare dagli orizzonti incerti, vieni e passa la mano sul suo dorso ferino, e calmalo misteriosamente, o domatrice ipnotica delle cose brulicanti!
Vieni, premurosa, vieni, materna, in punta di piedi, infermiera antichissima che ti sedesti al capezzale degli dei delle fedi ormai perdute, e che vedesti nascere Geova e Giove, e sorridesti perché per te tutto è falso, salvo la tenebra e il silenzio, e il grande Spazio Misterioso al di la di essi... Vieni, Notte silenziosa ed estatica, avvolgi nel tuo mantello leggero il mio cuore... Serenamente, come una brezza nella sera lenta, tranquillamente, come un gesto materno che rassicura, con le stelle che brillano (o Travestita dell'Oltre!), polvere di oro sui tuoi capelli neri, e la luna calante, maschera misteriosa sul tuo volto.
Tutti i suoni suonano in un altro modo quando tu giungi Quando tu entri ogni voce si abbassa Nessuno ti vede entrare Nessuno si accorge di quando sei entrata, se non all'improvviso, nel vedere che tutto si raccoglie, che tutto perde i contorni e i colori, e che nel cielo alto, ancora chiaramente azzurro e bianco all'orizzonte, già falce nitida, o circolo giallastro, o mero diffuso biancore, la luna comincia il suo giorno.