Thursday, June 5, 2008

Epistolario 1978

Giugno 1978

Alfonso......mi hanno detto che non avete piu' galline. Come mai? Come fanno senza galline? Sono troppo necessarie alle famiglie. Quando ritorno si chiude tutto l'orto e si tiene tante galline e conigli e un bel cane che faccia la guardia. Qui dove sono io ce ne sono due e quando e' caldo io posso dormire a finestre aperte senza avere paura. Poi ci sta anche un carabiniere sul davanti, io sto sul dietro. Sono quattro appartamenti, sono solo di italiana. C'e' la nipote di Vincenzo che non parla italiano e suo marito e' cubano. Sono giovani, lavorano; vanno via la mattina e tornano la sera.


luglio 1978

Siamo a San Iacopo. Che bella festa che era quando c'era la gioventu'. Si andava a mangiare a Lucese nella selva, al prato c'era tutto il paese e che divertimento! Come si ballava! Ora tutto e' diverso ma sono certa che la Clorinda ti avra' fatto un bel pranzo. Alfonso, non ti strapazzare col lavoro, lo sai pure che si campa una volta sola, riguardati la tua salute. La povera mamma diceva sempre: chi cura la sua vita cura un gran castello.
Quando torno si va a Camaiore a piedi. So che la macchina ti fa male e allora si cammina. Io le gambe l'ho buone, ringraziando il Signore e la Madonna.

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